La vera Jane Zhang: Reform
Era il giugno del 2011 e Jane Zhang sapeva che alcuni fan non avrebbero approvato il suo nuovo disco, ma l’ex “Super Girl” era determinata ad essere fedele al suo vero io e pubblicava l’album “Reform” (改變) che divise il pubblico ed i suoi fan.
La vera Jane
Nonostante la sua fama e la sua reputazione, Jane, la diva per antonomasia, si trovava a lottare per scegliere tra ciò che voleva cantare e ciò che il pubblico desiderava ascoltare. Molte delle sue hit fino ad allora erano state canzoni d’amore dal taglio malinconico. Jane però riferisce che quello non era il suo vero “io”. Sebbene qualche volta possa essere sembrata timida, afferma di essere una persona estroversa e passionale ed ha sempre voluto che i suoi album non fossero un mero successo commerciale ma anche un’onesta espressione della sua vena artistica.
Reform: gli autori
“Reform” viene pubblicato il 01 giugno del 2011 e 7 delle 10 canzoni che lo compongono, in realtà 11 se contiamo la hidden-track “Beauty and Bravery” (美丽与勇敢), furono composte da musicisti statunitensi e un team di post-produzione americano fu coinvolto nel progetto per garantirne la massima qualità.
Due i nomi principali di questo team:
Michael Jay compositore e produttore originario di Chicago da tanti anni stabilitosi a Los Angeles. Vincitore di tanti dischi di Platino per i brani scritti per Céline Dion, Kylie Minogue, Lara Fabian, Eminem e altri.
Gene Grimaldi ingegnere del suono della Pennsylvania il cui studio di incisione rappresenta un punto di riferimento per molti artisti, praticamente il responsabile unico delle incisioni di Lady Gaga ed artefice del suono per tanti altri tra cui Jennifer Lopez.
Ma le collaborazioni con autori internazionali per “Reform” non si fermano qui. Ecco dunque che nei credits dell’album compaiono nomi come John Gordon, Tobias Jonsson, Anneli Axelsson, Lene Dissing, Keely Hawkes e David Abravanel. Tutto ciò rende “Reform” a pieno titolo un album “internazionale” che vanta una rosa di brani sui quali si è lavorato attentamente affinché non risultassero una copia dei molti pezzi della scena musicale di quegli anni.
L’album della svolta
Le canzoni di “Reform” spaziano tra il R&B, il rock, l’hip pop e la musica dance e d’altronde, da buona fan di Mariah Carey e Beyoncé, Jane non era estranea a questi stili musicali.
L’album segna una significativa svolta nella carriera della Dolphin Princess. Ogni brano in esso contenuto è poi diventato un successo e l’album, il secondo pubblicato con Universal Music sotto auto-produzione Show City Times, rompe gli schemi sul mercato della musica cinese ed aggiunge nuovo fascino alla diva pop di riferimento per la Cina, che, sebbene avesse cantato fino a quel momento quasi sempre canzoni romantiche, capì che quello era il momento giusto per adottare ritmi più energici, toni più sensuali e look da mozzafiato.
Ogni riforma comporta qualche disagio …
Jane racconta che durante il servizio fotografico per la copertina dell’album si era sentita a disagio per il fatto di indossare un costume molto sgambato nonostante fosse convinta della scelta del look, ed aggiunge che il disagio aumentò quando l’album fu distribuito ai media e ad un gruppo di fan durante la conferenza stampa per il lancio. All’epoca lei era ancora il tipo di ragazza che, se indossava una gonna corta, durante un’intervista preferiva rimanere anche molto tempo in piedi pur di non sedersi.
La definizione di artista la sento molto restrittiva. Voglio ritornare ad essere come ero prima di avere successo per superare i miei dubbi e i miei conflitti interiori, l’importante è dire quello che voglio dire e fare quello che voglio fare, per essere la vera me stessa.
Queste le sue dichiarazioni in un’intervista di quell’anno.
Ed era proprio quello l’atteggiamento che rifletteva nel nuovo album. Per quel disco Jane scrisse i testi di tre delle canzoni in esso contenute e di una, “Last Chapter” (上一章) compose anche la musica. Uno di questi pezzi, “Bold” (大胆), rappresentava lo specchio della visione che Jane iniziava ad avere di se stessa come pop-star:
Perché dovrei limitarmi ? Mi piace ballare liberamente !
… ed inevitabilmente un prezzo da pagare
Ma dopo aver rilasciato quattro album best-seller principalmente basati su melodie romantiche, Jane sapeva che ci sarebbe stato un prezzo da pagare per aver “liberato” il proprio stile: infatti furono molti i fan che si lamentarono sul web per la mancanza di canzoni del genere a cui erano abituati.
Su baidu.com, ad una settimana dalla pubblicazione dell’album la canzone più popolare di “Reform” era stata ascoltata solo 320.000 volte e le altre non avevano raggiunto nemmeno i 100.000 ascolti mentre i brani dei giovani emergenti dallo stesso talent-show che aveva reso famosa Jane 6 anni prima, “Super Girl”, soprattutto canzoni d’amore, raggiungevano velocemente i 10 milioni di ascolti.
Jane capì in quel momento che il vero conflitto da affrontare non era quello interiore ma lo scontro con i gusti musicali popolari in Cina.
Durante un’intervista, le fu chiesto se fosse preoccupata di perdere i propri fan e lei onestamente ammise di esserlo:
Certo, sono preoccupata, ma non voglio esserlo. Non voglio portare sulle spalle troppe aspettative del mio pubblico. Ho le mie, di aspettative, e sarò il tipo di cantante che voglio essere.
Di seguito la versione integrale di un’altra intervista rilasciata da Jane il 7 giugno dello stesso anno a Han Bingbin e Qin Zhongwei per il China Daily:
Quanto pensi che questo album rappresenti il tuo vero io ?
65 percento.
Perché ? Il motivo è che ci sono più canzoni dal ritmo più veloce questa volta ?
Penso di essere in realtà una persona più estroversa. Ma prima (di questo album), tendevo a cantare canzoni più lente o tristi, ed ero abbastanza timida quando rilasciavo interviste. Quindi è stato facile dare alle persone l’impressione che io fossi sempre malinconica. Volevo solo gettare via quell’impressione ed essere me stessa sul palco.
Quindi vuoi che il tuo album esprima te stessa ? Oppure vuoi dimostrare che un album musicale non è solo una questione commerciale, ma può essere un qualcosa in cui tu identifichi te stessa.
Devono essere presenti le cose che voglio esprimere, sì. Se non ci fossero, non penso che significherebbe molto per me. Diversamente sarebbe molto più facile pubblicare singoli o comunque hit di successo, e per me non sarebbe un tale dispendio di energie.
Il nuovo album si chiama “Reform”. Quale il prezzo che paga un cantante per aver fatto un cambiamento del genere o comunque per cambiare il suo stile ? Come dicevi, non ti piacciono le canzoni d’amore malinconiche. Ma come convinci la tua etichetta discografica a permetterti di fare qualcosa di così diverso, dal momento che vanno anche considerate le esigenze del mercato ?
Non ho bisogno di convincere nessuno. Io semplicemente non li canto. Dalla Huayi (la prima etichetta discografica di Jane, ndr) fino ad oggi, nessuno mi ha mai costretto a cantare ciò che non volevo.
Non intendo dire che odio le canzoni d’amore malincone. Semplicemente non voglio cantare ripetutamente solo quelle. Sarebbe troppo ipocrito.
Io non sono così e quindi non riesco a sopportarlo. Ognuno ha tante sfaccettature. Ho anche io un lato tranquillo e silenzioso, ma la maggior parte delle volte non sono così. Quindi non sopporto che gli altri mi etichettino in questo modo.
Hai appena detto che gli autori stranieri hanno contribuito a circa il 70% delle canzoni di “Reform”. E’ quindi l’enorme rete di musicisti e di risorse in tutto il mondo il motivo principale per il quale hai firmato un contratto con la Universal, una casa discografica di fama mondiale ?
Penso che la cosa più importante sia che ciò mi ha permesso di conoscere Adia, (il produttore taiwanese di questo e del precedente album di Jane – ndr), e quindi il fatto che io abbia trovato qualcuno che è sulla mia stessa lunghezza d’onda.
È molto importante lavorare con qualcuno che ti aiuta a esprimere ciò che hai da dire nel tuo cuore quando non riesci a trovare le parole per dirlo.
Lui ti aiuta a trovare le parole giuste. E’ una sensazione meravigliosa. Probabilmente dipende dal fatto che siamo entrambi estroversi e diretti, la comunicazione tra di noi è molto comoda e facile. Penso che continueremo a lavorare insieme per tanto tempo.
Recentemente hai scritto sui tuoi social: “Mi sento fortunata ad aver apportato cambiamenti negli ultimi anni, ma ancor più fortunata per essere rimasta come sono”. Qual’è quindi la qualità più importante per un intrattenitore come te ?
Essere felice e seguire le cose che mi piacciono, in questo modo riesco a resistere a ciò che mi renderebbe triste.
Sono passati quasi 7 anni da quelle parole e poche settimane fa abbiamo sentito Jane nell’ultimo episodio di Sound of My Dreams 2 cantare un rap fantastico con queste altre parole:
Don’t stop baby
You get a dream
This sound of dream will always with me
You just gonna believe !
Hai ragione Jane ! Il tempo, la fatica e la passione ti hanno dato ragione e il modo migliore di cercare la felicità è quello di inseguire i tuoi sogni. Ovunque tu stia andando, la tua felicità non è nella destinazione ma nel viaggio.
Bon voyage Jane Zhang !
Il tempo, il duro lavoro e la passione le hanno dato ragione.
Reform: la tracklist
1. Personal Look (我的模样 – Wo De Muyang)
2. Chasing Love (追爱 – Zhui Ai)
3. In and Out of the Country (出境入境 – Chujing Rujing)
4. Mistake Is a Mistake (错就错 – Cuo Jiu Cuo)
5. Crazy for Love (为爱疯狂 – Wei Ai Fengkuang)
6. Bold (大胆 – Dadan)
7. Just Love (爱就爱 – Ai Jiu Ai)
8. Sometimes (有时候 – You Shihou)
9. Last Chapter (上一章 – Shang Yizhang)
10. Reform (改变 – Gaibian)
11. Beauty and Bravery (美丽与勇敢 – Meili Yu Yonggan) [hidden track]
Official MVs
Per l’album “Reform” furono realizzati ben 6 video musicali, uno più bello dell’altro. Ve li proponiamo di seguito. Buona visione.
Personal Look
Aboard
(anche nota come “In and Out of the Country” o “Playful with a bit of Sexy“)