Il suono spettrale della voce di Jane Zhang.
Benvenuti fan di Jane,
“Down the River” (順流而下), interpretata da Jane Zhang, è la theme-song di “Candle in the Tomb“, fortunata serie web cinese nota anche come “Ghost Blows Out the Light” (disponibile qui con sottotitoli in inglese).
Jane Zhang Italia ci tiene a ringraziare Yanchen Liu per aver pubblicato questo bel video sul suo canale Vimeo.
La serie, prodotta da Tencent e tratta dal romanzo “Ghost Blows Out the Light“, si snoda in 21 episodi.
Il successo di pubblico ottenuto l’ha portata a raggiungere la stratosferica cifra di 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni.
La storia è ambientata negli anni ’80, quando la globalizzazione cominciava ad avere effetto anche in Cina: Shirley Yang, interpretata dalla bella cantante/attrice taiwanese Chen Qiao En (陳喬恩), è un’archeologa americana alla ricerca del padre scomparso mentre esplorava antiche tombe nella regione nord-occidentale della Cina.
Giunta sul posto in cui si sono perse le tracce del padre, Shirley incontra Hu Ba Yi, un ex-soldato che fa il “tombarolo” – interpretato dall’attore Jin Dong (靳东) – il quale ha imparato l’antica arte del Feng shui e porta con sè un libro che è la fonte della sua grande conoscenza in materia di tombe antiche.
Insieme raggiungono il Deserto del Taklamakan, situato nella Cina occidentale immediatamente a nord della maestosa catena dell’Himalaya, nella regione dello Xinjiang e soprannominato il “Mare della morte“.
Il Taklamakan è il 2° deserto di sabbia più grande del mondo subito dopo il Sahara e nella realtà nessun uomo lo ha mai attraversato da solo a causa della sua larghezza di ben 900 km. In lingua uigura il nome Taklamakan vuol dire “in cui si entra ma da cui non si esce” e l’anno scorso è uscito un bel libro che parla di questa regione geografica: “Taklamakan, il deserto da cui non si esce” edito da Joahn & Levi e scritto da Laurent Gayard e Dominique Laugé.
Da lì in poi i due, ai quali si affianca anche Wang Kaixuan (王凱旋) interpretato dall’attore Zhao Da (趙達) corrono mille pericoli e si scontrano con strani fantasmi che sembrano essere controllati da qualcuno.
Alla domanda sullo strano titolo del romanzo che è alla base della serie, l’autore Zhang Muye, ha spiegato che fa riferimento ad un vecchio detto cinese: “Un uomo accende la candela, i fantasmi la spengono“.
Tornando al brano musicale cantato da Jane, vi assicuro che è qualcosa che mette i brividi: tonalità cupe lasciano repentinamente il passo a note acute e spettrali che sembrano non appartenere al pentagramma. Un misto di sonorità grevi e a tratti terrificanti che ad un primo ascolto danno la sensazione di non essere suoni producibili da una voce umana.
In occasione della sua partecipazione ai China Music Awards 2017 che ad Aprile di quest’anno hanno visto Jane vincere in un sol colpo i due massimi riconoscimenti cinesi per una cantante (“Best Female Singer of the Year” e “Asia’s Most Popular Female Singer“), Jane annunciò che avrebbe cantato “Down the River” per la prima volta dal vivo e, rivolgendosi scherzosamente ai fan, scrisse sul suo blog “Però non abbiate paura, tanto io canto a mezzanotte“.